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7 agosto 2014

RECENSIONE - La Croce di Bisanzio di Angela P. Fassio


Titolo: La Croce di Bisanzio
Autore: Angela P. Fassio
Editore: Self-Publishing

La Croce di Bisanzio di Angela Fassio, è un bel connubio di elementi, è narrato in modo egregio e le descrizioni sono sempre perfette.
Elena è un’archeologa e appartiene a una famiglia, i Brandanti, che da generazioni porta avanti la ricerca di una reliquia, appunto: La Croce di Bisanzio. La protagonista, prima di scoprire gli affari di famiglia, si sottopone a un esperimento di ipnosi che la rimanda indietro nel tempo in una vita precedente, quella di Beatrice, ultima donna della sua famiglia ad aver visto il cimelio.
Il ritorno al passato tramite ipnosi, lo scavare nei ricordi di un’anima antica, è la parte che più mi è piaciuta del romanzo, ma ahimè è stata sfruttata poco, o almeno, meno di quanto avrei voluto. Ad essere sincera tra tutti gli altarini e le persone interessate alla croce, la fase del romanzo che mi ha attratto di più e mi è rimasta dentro è quella relativa alla vita di Beatrice Brandanti, antenata di Elena.

Il romanzo si svolge in due tempi:  passato e presente, cioè tra le imprese di Elena e il viaggio nei secoli della Croce di Bisanzio, un percorso nella storia dettagliato ma non affascinante quanto i salti nel passato della protagonista, che avrei utilizzato maggiormente per ricostruire gli spostamenti della croce, magari inserendo qualche altra seduta di ipnosi e antenato di Elena.

I personaggi sono tanti, ma i principali sono pochi e con i cambi di scena l’attenzione passa da un attore all’altro rendendoli tutti fuggevoli, concentrando la narrazione principalmente su Elena e sulle note storiche.

Nel romanzo c’è avventura, mistero, anche amicizia e un pizzico di passione, ma qualcosa in quest’opera non mi spinge a dare voto pieno, è come se non mi avesse soddisfatta sino in fondo, ma resta un romanzo da leggere perché Angela Fassio merita!

Una storia un po’ alla Relic Hunter (telefilm) che vi farà vivere più vite, in questo caso, quella di Elena e Beatrice, e la seconda è un tipo piuttosto vendicativo!


 ❤❤❤❤


TRAMA 
Costantinopoli, 13-16 aprile 1204. Per tre lunghi giorni, Costantinopoli brucia e piange, vittima del più cruento saccheggio nella storia dell’umanità. Nelle chiese, i crociati s’impadroniscono delle immagini sacre e dei candelabri e riducono gli altari in frantumi. Nei palazzi, soldati ubriachi trucidano chiunque si trovi sul loro cammino, poi saccheggiano e distruggono. Uomini, donne e bambini sono torturati e uccisi senza pietà. Mentre infuria la battaglia, nella basilica di Santa Sofia, un uomo infila in una bisaccia la Croce appartenuta all’imperatrice Elena, madre di Costantino: quell’oggetto racchiude un frammento della croce su cui è morto Gesù e ha un valore inestimabile. Deve essere salvato, a ogni costo. Ma un soldato scorge l’uomo in fuga e lo uccide con un colpo di spada, impadronendosi della Croce.

Italia, oggi. Elena Brandanti non crede ai suoi occhi: nello scrigno che il nonno le ha lasciato in eredità ci sono alcuni antichi manoscritti che raccontano la storia della sua famiglia. Come archeologa, Elena capisce subito che si tratta di una scoperta eccezionale, soprattutto perché in uno di quei testi si racconta di un suo avo, Arrigo Brandanti, Gran Maestro dell’Ordine di Costantino, creato nel XIII secolo per custodire la Croce dell’imperatrice Elena. Di quella Croce, però, si sono perse le tracce da tempo immemorabile. Toccherà quindi a Elena riprendere quella ricerca. Ben sapendo che ci sono personaggi ben più potenti di lei che sono disposti a tutto pur di riaverla… 
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4 commenti:

  1. Ciao Nel, anche questa storia di A. Fassio sembra molto interessante. Grazie per la segnalazione !
    A presto
    Liliana Fiume

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