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27 dicembre 2013

INTERVISTA - Violet Nightfalls e A very Undead Xmas

Partecipando al Blog Tour di “A very undead Xmas” ho il piacere di intervistare l’autrice Violet Nightfall.

Prima di continuare, ricordate di COMMENTARE e DIVENTARE LETTORI FISSI di “Peccati di Penna” per poter accedere al give-away finale.

 


Violet Nightfall: Sognatrice a tempo pieno, aspirante scrittrice e testarda artista.
Amante della letteratura horror e fantasy, ha debuttato nel 2012 con un romanzo autopubblicato, Beautiful Sin –Part 01, primo di una serie di quattro romanzi intitolata “DarkWatchers SAGA”, di cui ha successivamente pubblicato il secondo capitolo Beautiful Sin – Part02.
Attualmente è all'opera con un Paranormal Thriller intotolato “Channibal”. Oltre alla scrittura ama molto la grafica e il disegno e ultimamente sta collaborando con svariati scrittori emergenti e alcune piccole case editrici nella realizzazione di cover.






Iniziamo con una domanda quasi spontanea: dove nasce l’idea per un romanzo che unisce l’horror al Natale? 

Innanzitutto grazie per questa opportunità, è la prima volta che partecipo a un Blogtour e sono davvero emozionata! L’idea è nata quando Miriam Rizzo, del Blog “Le passioni di Brully” mi ha invitata alla sua iniziativa di Halloween che richiedeva di scrivere un racconto in stile horror da inserire in una raccolta gratuita che prendeva il nome di “Halloween Novels”. Purtroppo non ho potuto partecipare per una questione di tempo ma l’idea del racconto horror ha continuato a ronzarmi in testa e piano piano la storia ha preso forma. Giunti a Novembre ho iniziato a buttare su carta qualche idea, da sempre sono un’appassionata di zombie e non potevo farmi scappare l’opportunità di creare una storia mia su questo genere. Poi l’illuminazione… Lidia Otelli mi ha commissionato la cover per la sua raccolta di racconti natalizi horror e allora mi son detta… ma perché non ambientare il tutto nella magica notte di Natale?! E così ho ripreso a scrivere, modificando un po’ di cose… e devo ammettere che il risultato mi ha soddisfatta non poco. 

A cosa ti sei ispirata per questa saga? Se dovessi paragonarla a qualche film, telefilm, o romanzo, a cosa la assoceresti e perché? 

Bella domanda… a cosa mi sono ispirata, beh… facile! Tempo addietro, quando ancora il mio blog letterario era aperto, ho avuto il piacere di leggere il romanzo “Finché zombie non ci separi”, di cui mi sono letteralmente innamorata. Mi sono ispirata proprio a quello,
un horror che non manca di strapparti ben più di qualche sorriso. Sono convinta che un buon prodotto dell’orrore debba avere anche una grossa dose di sarcasmo ed è proprio su questo che ho puntato. In più, c’è da dire che Serena Versari, l’autrice di Angels, che ho avuto il piacere di conoscere, mi ha fin da subito spinta a scrivere qualcosa di comico, quindi ho unito la mia passione per gli zombie alla mia insanità mentale dando i natali a questo racconto horror condito da una cospicua dose di scene comiche.


Come mai l’idea di una saga e non di un romanzo? Puoi anticiparci qualcosa sui prossimi titoli? 

Ultimamente sono molti gli autori che si dedicano a saghe a capitoli, vedi Alessandra Paoloni o la stessa Chiara Cilli che conosco dall’alba dei tempi (si fa per dire) e per la quale ho sempre provato una grandissima ammirazione… insomma ho voluto tentare, mettermi alla prova. Altra motivazione… penso di essere una scrittrice atipica, nel senso che sì, mi affeziono molto ai miei personaggi e amo scrivere di loro, portare avanti situazioni più o meno complicate che li vedano sempre come protagonisti ma è anche vero che amo variare… amo uccidere i miei personaggi, farli soffrire e girovagare per ambientazioni ai limiti del reale. Utilizzando lo stratagemma delle “puntate” avevo l’opportunità di gestire più personaggi senza complicare troppo la storia… e soprattutto potevo ucciderli quando mi andava XD sì, sono pessima! Per quanto riguarda la serie, come ho già avuto modo di spiegare, i racconti usciranno a ogni festività (Ringrazio Beira per il suggerimento). Il prossimo si intitolerà “RIP2 – Rest in Peace… Please!” dove il P2 sta per P alla seconda, con i tasti della tastiera non rende. I protagonisti saranno due universitari, Julian e Thore, uno più scoppiato dell’altro! Non dico altro, Ah ah! 

I tuoi protagonisti, Breanna e Ivan, hanno qualcosa di te? Che lato della tua personalità hai trasmesso loro? C’è qualche battuta che senti vicina al tuo modo di essere e ti va di anticiparci? 

Sì, assolutamente sì! 
 Breanna è pregna del mio stesso sarcasmo, forse un genere di sarcasmo fin troppo ruvido ma alla fine calzante per il genere horror. Fa continui riferimenti ai film quando parla… lo faccio anche io; tenta di dimostrarsi forte anche quando la situazione le sta sfuggendo di mano… è lo stesso comportamento che mostro io quando mi trovo in situazioni difficili. Quando ero ragazzina per esempio, capitò che un uomo… diciamo un pazzo, iniziò a seguire me e alcuni amici inveendo e promettendo cose che non starò a ripetere. Ci siamo nascosti nella parrocchia nella quale eravamo soliti fare le prove col nostro gruppo metal e mentre una delle mie amiche piangeva a dirotto, terrorizzata, nonostante io provassi la medesima paura (perché la situazione era critica), ho iniziato a fingere il contrario, tanto che alla fine sono uscita, prendendo in mano la cosa, disposta a mettere a rischio me pur di far stare tranquilli gli altri. C’è da dire però, che quando mi sono trovata in pericolo da sola, sono crollata proprio come Ivan. Quando non ho “persone da proteggere” divento vergognosamente fragile… l’anno scorso mi sono svegliata trovando dei ladri in casa. Con gli amici mi sono sempre fatta grossa, ribadendo che in qualsiasi situazione sarei riuscita a reagire al meglio… ebbene in quell’occasione l’unica cosa che sono riuscita a fare è stato urlare e piangere a dirotto. La cosa mi ha davvero stupita, non in positivo! Altra somiglianza con Ivan… l’asma. Soffro d’asma sin da bambina, alcune volte mi è capitato di avere degli attacchi in concomitanza con grandi spaventi. Comunque ogni battuta che ho scritto la sento mia; non vi è stata alcuna costrizione nella scrittura, sono scivolate fuori da sole! 

C’è stata una parte che ti è piaciuta particolarmente trattare in “A very undead Xmas”? E una parte che hai trovato più difficile da scrivere? 

Ho adorato l’ultima parte… amo il dramma e le ultime battute le ho sentite sulla pelle come se le stessi vivendo di persona! Mi immedesimo molto in ciò che scrivo, mi è capitato anche con Beautiful Sin, quando Phinnegard è costretta ad assistere al combattimento tra Phobos e il suo innamorato. La parte difficile invece è stata quella mediana, quando i protagonisti si trovano in ospedale a parlare col medico che li sta visitando. 

 A quale genere letterario ti senti più affine sia nella lettura che nella scrittura? Qual è il primo che escluderesti dai tuoi gusti e perché? 

L’Horror assolutamente. Anche nei romanzi precedenti “A very UNDEAD Xmas” vi sono
molte scene horror! Amo anche il Fantasy e l’Urban Fantasy, un giorno vorrei cimentarmi nel Distopico… ma per ora mi sento di scartare l’erotico, non perché non mi piaccia ma perché per me è davvero difficile descrivere situazioni troppo esplicite. Forse un giorno riuscirò, chissà! Come lettrice invece leggo tutto, dai trattati scientifici ai libri per bambini… ovviamente l’horror ha sempre un posto speciale nel mio cuore, anche in ambito cinematografico. Sono talmente fissata con questo genere da riuscire ad anticipare le battute finali di film e libri a pochi attimi dall’inizio della storia. Il mio ragazzo mio odia per questo, gli rovino sempre tutti i film. Gli ho rovinato anche Saw l’enigmista, ah ah. A circa venti minuti dall’inizio ho snocciolato le mie impressioni e quando alla fine la storia mi ha dato ragione, lui ha spento la tv arrabbiato promettendomi che non avrebbe mai più visto un film horror con me… fortunatamente non ha mantenuto la promessa! 

È nata prima la passione per la scrittura o per la grafica? Com’è stato il loro percorso? 

Assolutamente quella per la scrittura. Il primo anno delle scuole superiori la mia professoressa di Italiano ci diede un compito a casa: scrivere un racconto sulla scia del romanzo “Il Signore delle Mosche”! Sono sempre stata una gran lettrice ma fino a quel momento non avevo mai pensato a scrivere… ho tentato e… che soddisfazione. La professoressa ha trovato il mio racconto così originale da volerlo leggere in classe; da li è iniziata la passione per la scrittura, mi sono buttata prima sulle FanFic e poi su storie completamente mie. Per quanto riguarda la grafica invece il percorso è stato un po’ diverso. Fin da bambina ho sempre amato disegnare e vagare con la fantasia creando su carta mondi fantastici e variegati. Data questa mia passione volevo iscrivermi al Liceo Artistico ma, parlandone con i miei genitori, alla fine ho capito che un Istituto tecnico sarebbe stato più utile al fine di costruirmi un futuro. Così mi sono iscritta all’istituto Tecnico Strocchi di Faenza per diventare Tecnico della Grafica Pubblicitaria. Si è aperto un nuovo mondo! Ho partecipato anche a due corsi specialistici: il 4° anno ho preso parte al corso per la grafica 3D che non mi ha soddisfatta molto, così il 5° anno ho deciso di specializzarmi nella fotomanipolazione e quando ho dato la maturità ho dato anche l’esame per il corso di specializzazione uscendo come Tecnico della Grafica Pubblicitaria e Tecnico del Fotoritocco. Ovviamente la manipolazione grafica è molto cambiata da allora! 

Cosa consiglieresti agli aspiranti scrittori? Tu sei un’emergente, hai qualche dritta per chi si sta avviando a una prima pubblicazione? 

Ah… non saprei; voglio dire, la strada dell’autopubblicazione è molto soddisfacente ma anche ardua. L’unico consiglio che mi sento di dare è quello di non lasciarsi prendere dallo sconforto e di continuare a scrivere comunque, anche quando si ha il mondo contro… se vi piace scrivere fatelo, magari senza pubblicare a pagamento ma fatelo. Questo è un consiglio che mi è stato dato da Chiara Cilli in un momento di sconforto. Bisogna avere le spalle larghe… bravi o no che siate troverete sempre qualcuno a cui il vostro operato non piace, non per questo però dovete abbattervi. Con questo non vorrei passare per qualcuno che pecca di presunzione ma solo per una persona a cui piace sognare e continuare a crogiolarsi nel proprio sogno. Scrivere è la mia vita, così come lo è disegnare o fare grafica… se mi dovessero togliere la scrittura probabilmente impazzirei. Un’altra cosa: accettate sempre le critiche perché vi aiuteranno a crescere. A me sono servite molto e credo di essere migliorata, anche se questo dovrebbero dirlo i miei lettori e voi blogger XD io sono di parte. Accettare le critiche è il primo passo per migliorarsi, questo però non vuol dire che dobbiate lasciarvi affossare da chi apre la bocca solo per darle aria… succede una volta su mille ma ci sono persone che non si limitano a fare critiche costruttive ma anche a sputare sentenze facendosi beffe di voi senza ritegno. Ecco, guardatevi bene da queste persone. 

Per quanto riguarda la tua identità di blogger, come vivi questa esperienza? Recensire, giudicare, il rapporto con scrittori e editori… Raccontaci la tua esperienza. 

Allora, intanto vorrei dire che per il momento il Blog è chiuso, all’epoca per questioni di salute e di tempo, ora solo di tempo. Ho però amato questo duplice rapporto con la scrittura e ho sempre tentato di dare consigli validi agli emergenti che mi sottoponevano le loro opere senza tagliar loro le gambe. Non credo che serva a molto stroncare il lavoro degli altri, preferisco far notare le falle e lodarne i meriti. In generale mi sono trovata molto bene e spero di poter riprendere l’attività presto! 

 Ultima domanda, cosa hai in serbo per il futuro? Dacci un titolo, un genere, un indizio… e anche più sui tuoi prossimi progetti. 

Anticipazioni… aaah!!! Dunque, quando la voglia tornerà a bussare alla mia porta, dovrò editare un romanzo dalle tinte thriller/horror intitolato cHannibal. Volevo farlo uscire prima dell’anno nuovo ma la voglia di editare manca, ah ah! Poi… ovviamente, il terzo capitolo di
DarkWatchers Saga vedrà la luce verso metà dell’anno prossimo… devo editare anche quello, abbiate pazienza! Ho altre tre storie fantasy in mente, credo che le svilupperò a breve ma prima ho intenzione di dedicarmi a una serie dalle sfumature giapponesi… ma non chiedermi altro XD 

Ringrazio Violet per avermi scelto per ospitare una tappa del suo blog tour su “A very undead Xmas” e vi auguro buna lettura. 

Io ringrazio te e tutti i partecipanti a questo BlogTour. Grazie per l’opportunità! Vi auguro buona lettura e spero di ricevere presto le vostre impressioni sul primo capitolo della serie, un bacio!! 


C’è un luogo, in America, dove tutto è possibile… Benvenuti a Hellsgate, dove l’ospitalità della gente, la prelibatezza culinaria e la tranquillità che ivi si respira, vi faranno desiderare di restare in eterno. 
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4 commenti:

  1. Ti ringrazio moltissimo per questa intervista *_* mi sono divertita molto!!!

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  2. Molti dei tuoi pensieri rispecchiano anche i miei come scrittrice... ^_^ sono ansiosa di leggere A very Undead Xmas!

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    1. Davvero?? Questo mi fa davvero piacere *_* io e te dobbiamo farci una chiacchierata XDXD

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